Questa non è una crisi, smettiamola di comportarci come se lo fosse

Lasciamo alla politica la retorica sulla “grande crisi”, la “crisi infinita”, la presunta “uscita dalla crisi”.

Guardiamo la realtà: economisti e sociologi ci dicono che quella che abbiamo vissuto o che stiamo vivendo non è una crisi, ma un cambio di sistema socio-economico, un cambio di paradigma.

E questa è una sfida bellissima da vivere, se abbiamo la determinazione e l’apertura mentale per farlo.

 

La crisi non esiste: vivete il cambiamento

Una crisi, per sua definizione, è un momento temporaneo di perdita, di affossamento, uno stadio destinato col tempo a riassorbirsi per tornare sui binari di un tempo.

Questo è, esattamente, quello che NON succederà. Il mondo non tornerà quello del primo semestre 2008, semplicemente perché è cambiato tutto.

Dobbiamo smetterla di guardare al passato per confrontarlo col presente perché è un modo futile per alimentare sentimenti nostalgici. Non possiamo e non dobbiamo confrontare due realtà che, per loro natura, sono troppo diverse per essere confrontate.

Ed è solo l’inizio, sostengono sempre economisti e sociologi, di un lungo periodo di cambiamenti e accelerazioni repentine. Se, cioè, dopo anni di crescita stabile, abbiamo avuto la sensazione di perderci, di disorientarci dal 2008 a oggi, non possiamo pensare “beh adesso ho ritrovato un po’ di equilibrio e quindi andrà meglio”, perché il futuro ci sfiderà a perdere continuamente l’equilibrio per ritrovarlo di volta in volta.

[ctt template=”5″ link=”U724m” via=”yes” ]Non possiamo più guidare le nostre aziende guardando lo specchietto retrovisore![/ctt]

Non possiamo più, cioè, pianificare quello che faremo nel futuro andando ad analizzare ciò che abbiamo fatto nel passato e valutandone i risultati. Quante aziende invece, ancora oggi, continuano a ragionare dicendo: “L’anno scorso abbiamo fatto così, è andata bene quindi lo riproponiamo anche quest’anno”, o viceversa.

 

Evolvete il vostro business con la marketing intelligence

E quindi che fare se non possiamo più fidarci della nostra esperienza, costruita a caro prezzo?

Dobbiamo affidarci a un sistema di analisi (chiamato “marketing intelligence”) capace di monitorare l’evoluzione del contesto socio-economico in modo costante e veloce.

Costante significa che non possiamo più permetterci di fare una bella analisi marketing sulla quale impostare strategia e pianificazione per l’anno successivo e poi affrontare di nuovo l’analisi dopo 12 mesi, sarebbe da pazzi! L’analisi deve essere una fase “rolling”, continua, ininterrotta, capace di aggiornare la mappa del territorio competitivo entro il quale ci muoviamo, per dare all’azienda indicazioni tempestive relative a rischi o opportunità che il mercato propone.

Non si tratta di sposare o meno un approccio diverso al marketing. Si tratta di farsi una ragione che il mondo è cambiato, cambia e cambierà, che viviamo sfide nuove e non possiamo farlo con approcci e strumenti non più adatti.

Si tratta di smettere di guardarsi alle spalle, di smettere di lamentarsi del “vento avverso”, di rimboccarsi le maniche e “surfare l’onda”.

C’è da divertirsi, per chi ha lo spirito giusto.

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Francesco Sordi
Lavoro per le aziende che vogliono elevare il livello del proprio marketing per raggiungere nuovi obiettivi con grande efficienza. Mi occupo di formazione, consulenza, training on the job e temporary management.