Il bravo professionista deve riuscire a creare un sentimento di fiducia nei propri clienti che devono potersi fidare di lui.
NO! Con la più grande convinzione, NO!
Caro manager, caro imprenditore, non devi fidarti di me come consulente, né dei miei colleghi, neppure dei tuoi colleghi, e allo stesso modo di te stesso.
Dobbiamo lavorare per costruire scenari analitici in grado di farci prendere le giuste decisioni “a fronte dell’analisi”, non “secondo me” o secondo il parere di altri.
Questo è quel che dico sempre ai miei clienti: non dovete fidarvi di me! Vi fiderete dell’analisi che faremo insieme perché avrete compreso come è pensata, organizzata, come sono raccolti i dati, elaborati ed infine avrete compreso come agire di conseguenza in modo ragionato e tempestivo.
Dal “secondo me” al “secondo i dati”
Quante aziende rimangono ancora oggi ancorate al modello dell’imprenditore deus ex machina, fulcro, centro e vertice di ogni decisione: da elemento di valore quale l’imprenditore è con la sua visione e tenacia, a collo di bottiglia di una struttura immobile senza la presenza del “paròn”.
E quante aziende perdono enormi quantità di tempo ed energie in riunioni nelle quali si confrontano senza metodo diversi “secondo me” dove poi risulta difficile separare il piano del merito trattato dalle dinamiche personali e di ruolo che si innescano?
Oggi sempre più imprenditori soffrono di “stress decisionale”, ovvero causato dalla necessità di prendere decisioni sempre più importanti in sempre meno tempo. Se l’imprenditore funge da unico crocevia decisionale e non ha strumenti adeguati per farlo, lui come persona si sente “scoppiare”, mentre il suo staff rimane vittima di un meccanismo che irrimediabilmente si inceppa.
[ctt template=”5″ link=”Oowyf” via=”yes” ]“In data we trust!” dovrebbe essere il motto stampato a lettere cubitali in ogni sala riunione.[/ctt]Le sfide che oggi il mercato ci pone dinanzi rendono necessarie scelte condivise, forti, veloci.
Solo un’analisi chiara, ben costruita, con output di sintesi e un fluido collegamento con la strategia e la pianificazione può resistere a tale pressione.
Non fidiamoci di noi, fidiamoci del nostro buon lavoro!
