Sei un kamikaze, un creatore di procedure o un implementatore di routine?

Personalità imprenditoriali

Guy Kawasaki nel suo libro «The Art of Start» definisce tre tipologie di personalità imprenditoriale, sottolineando come la compresenza delle tre (ad esempio in tre soci diversi) costituisca un’importante ricchezza e un potenziale asset strategico.

  1. Kamikaze: socio animato dal «fuoco sacro» della propria idea, lavora senza interruzione, funge da «testa di cuoio» e «testa di ponte»;
  2. Creatore di procedure: razionalizza e consolida il business model rendendolo ripetibile e scalabile, crea le procedure aziendali. Funge da «geniere» che scava le trincee e consolida la posizione;
  3. Implementatore di routine: esegue in modo efficiente le procedure previste, trasformando il business model, teorico, in fatturato, giorno per giorno. È il «soldato semplice», non per questo meno importante dei primi due.

 

La forza del gruppo e le personalità dei singoli

Ora, al di là della metafora bellica, che non amo, cosa ci aiuta a comprendere meglio questo pensiero del famoso imprenditore e autore statunitense (a dispetto delle generalità)?

A mio avviso sono due gli aspetti più rilevanti:

  1. non tutti siamo fatti per essere imprenditori e non tutti dobbiamo esserlo allo stesso modo. Troppo spesso identifichiamo la figura dell’imprenditore con stereotipi, molte volte con figure dal grande carisma con una grande capacità di visione: caratteristiche necessarie ma non sufficienti. Avete presente quelle persone con la testa così per aria sui massimi sistemi e sui grandi progetti che poi si perdono in un bicchiere d’acqua? Quelle persone avrebbero bisogno di avere a fianco un creatore di procedure, capace di trasformare sogni in progetti, visioni in strategie, intenzioni in piani;
  2. abbandoniamo il modello del “one man business”. È anacronistico e perdente. Ognuno deve riconoscere qual è la sua personalità imprenditoriale prevalente e, di conseguenza, cercare altre figure, in società o meno non è rilevante, che possano completarlo.

Un Business Angel, con il quale ho avuto un bel confronto, diceva che nella sua rete valutano per il 50% l’idea di business e per l’altro 50% il feeling e la solidità del team (in questo caso parlavamo di start-up).

Perché sono le persone che sviluppano e portano avanti i progetti, le visioni, le strategie, i business model, e i business plan.

Lavora su te stesso, comprendi ciò che ti manca, cercalo, smussa i tuoi angoli per entrare in sintonia, abbi il coraggio di condividere.

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Se volete andare veloce andate da soli, se volete andare lontano andate insieme (antico proverbio africano).

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Francesco Sordi
Lavoro per le aziende che vogliono elevare il livello del proprio marketing per raggiungere nuovi obiettivi con grande efficienza. Mi occupo di formazione, consulenza, training on the job e temporary management.