La primavera del marketing

Da sempre attendiamo la primavera. Quest’anno è lei ad attendere noi e appena potremo ce la godremo alla grande.

Il mio grande auspicio è che possa partire anche una nuova stagione: la primavera del marketing.

Sento che ci sono buoni presupposti, segnali importanti.

Stiamo uscendo da un inverno che ha coperto il valore del marketing con un manto spesso, fatto di funnel, automatismi, sciocchezze sulle buyer personas, previsioni rivoluzionarie con la blockchain, l’intelligenza artificiale, i big data ecc…

Vedo sempre più persone, agenzie e aziende che hanno sete, desiderio di riappropriarsi della sostanza delle cose, del reale valore del marketing.

Hanno voglia di spogliarsi di tutto ciò che è superfluo e prendere il sole in faccia.

 

La creazione del valore in azienda: il margine di profitto

Da sempre, nel marketing, il sole è rappresentato dal valore per i clienti. Attorno ad esso tutto ruota.

Per questo nella prima lezione del mio corso universitario spiego la costellazione del valore di Norman e Ramirez (ne ho parlato in questo post).

Quando sarà finalmente iniziata la primavera del marketing, torneremo finalmente ad occuparci di:

  1. Cos’è davvero importante per i miei clienti?
  2. Qual è la classifica dei loro bisogni?
  3. Quali problemi o fastidi hanno?
  4. Perché chi mi compra sceglie di farlo?
  5. E chi non mi compra perché preferisce altri?

Sembrano domande semplici, che tutti si pongono o dovrebbero porre. Ma in realtà, lo sai anche tu, non è così.

Troppe volte tendiamo a darci noi delle risposte, supponendo quello che passa per la testa dei clienti.

Un esempio? Prova a rispondere a queste domande. Inviale a qualche tuo collega e poi confrontatevi. Prometto che vi offro uno spritz se sono tutte perfettamente coincidenti. E pure patatine e arachidi!

Una volta che saremo illuminati da queste risposte, avremo allora una grande opportunità: guardare, da questa prospettiva, il processo di creazione del valore per l’azienda, inteso come il margine di profitto. Stiamo investendo abbastanza per creare valore per il cliente? Stiamo forse investendo troppo in iniziative che lo creano in modo marginale?

L’aria sembra più leggera, meno inquinata da tutte le sciocchezze che sedicenti marketers e venditori vincenti hanno messo in giro.

Mai come quest’anno c’è bisogno di rifiorire. La natura ha già iniziato: seguiamo il suo esempio!

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Istituto del Marketing Scientifico