I cinesi della stazione

cinesi della stazione

Ogni città ha i cinesi della stazione: vendono telefoni, cover, accessori e riparano tutto.

Fanno orario continuato, 6 giorni a settimana e hanno sempre clienti, in gran parte italiani: perché?

No, non è una questione di prezzo, è una questione di FIDUCIA.

Sì, sembra paradossale, ma le persone (io per primo) si fidano dei cinesi della stazione, probabilmente di più dei ragazzi italiani con la polo rossa (quelli che non si trovano mai al loro reparto per capirci).

 

L’importanza della fiducia nella vendita

Come è possibile? La risposta che mi sono dato è che i cinesi della stazione sono pessimi venditori: non salutano, non parlano bene la nostra lingua, ti guardano a malapena, prendono il tuo telefono, lo portano nel retro senza dirti nulla, ti lasciano in attesa minuti interminabili, non sorridono, non ringraziano, non ti chiedono se vuoi la tessera a punti, non ti chiedono la mail, nulla! Fanno quello che chiedi, velocemente, si fanno pagare, chiuso.

I cinesi della stazione non hanno studiato Cialdini, non hanno fatto i corsi per venditori vincenti, non fanno mirroring, non usano tecniche di persuasione.

Per questo ci risultano più sinceri, più trasparenti, magari più ruvidi, ma più rassicuranti.

Quante volte nei polizieschi abbiamo letto o visto persone che dicevano a un poliziotto in borghese che «puzzava da sbirro»?

Ecco… l’odore del venditore inibisce la fiducia perché nella nostra mente il venditore può fregarci, può manipolarci, può fare il suo bene facendoci credere che sia il nostro bene.

La vendita e la relazione si basano sulla fiducia. Per creare fiducia devi togliere tecniche, non aggiungerne!

È paradossale e controintuitivo, ma ciò che conta è che è vero!

Spogliati delle tecniche di vendita, venderai meglio.

Però se io sono il tuo cliente mi fa piacere che mi sorridi, saluti e ringrazi! 😉

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Istituto del Marketing Scientifico