«Te ne sei accorto sì che passi tutto il giorno a disegnare quella barchetta ferma in mezzo al mare e non ti butti mai. Te ne sei accorto no che non c’hai più le palle per rischiare di diventare quello che ti pare e non ci credi più».
Questo è uno dei passaggi che preferisco della meravigliosa canzone La verità di Brunori Sas.
Perché possiamo fare ogni possibile analisi di scenario, di mercato e di business opportunity.
Possiamo ideare la miglior strategia e portarla a terra con un solidissimo e completo piano marketing.
Ma poi c’è quel momento in cui devi saltare.
E lì senti il brivido, che è adrenalina e timore al tempo stesso.
Mi ha fatto tanto piacere vedere in questi mesi molti esempi di persone che conoscono e che si sono lanciate in nuovi progetti, abbandonando i loro porti sicuri.
Chi lascia una multinazionale della chimica per dedicarsi anima e corpo alla passione per la massoterapia, altri che, nonostante i mille impegni, si formano e iniziano a scrivere su un blog. Professionisti che dopo molti anni in azienda sentono la voglia e la necessità di cambiare per crescere. O altri ancora che, sulla spinta di un progetto universitario, decidono di provare a mettere davvero in pratica la loro idea. E ce ne sarebbero ancora.
Tutti loro avrebbero avuto un’alternativa molto più comoda: starsene nella loro zona di comfort e lamentarsi che lavorare in una grande azienda o nella PA fa schifo perché non viene dato valore alle persone ma solo ai numeri, oppure pensare che avrebbero dovuto studiare altro ma ormai è tardi per tornare indietro e vivere di rimpianti per nascondere la verità: che non avevano il coraggio di rischiare!
Un coraggio che non è solo degli imprenditori, che per definizione accettano e si accollano un rischio d’impresa, ma di tutti i dipendenti, free-lance e studenti che ogni giorno vedono nell’incertezza del contesto un’opportunità e non un limite ansiogeno.
Dicono che «non è forte chi non cade, ma chi cade e si rialza». Io mi permetto di aggiungere che
è forte chi non si lamenta e si lancia a conquistare i sogni.
E tu? Ti lamenti o hai le palle per rischiare?