Content is the king, ma chi è il MIO contenuto KING in azienda?

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Si sa, molto spesso il marketing si compone di slogan che fungono da monito ma che poi, nella pratica e nella quotidianità, vengono troppo spesso delusi.

Tra questi, uno dei più noti è certamente «Content is the king», nato dalla tastiera di Bill Gates nel 1996.

Credo fortemente nella sua estrema veridicità e centralità, ma anche nella sua problematicità.

Il contenuto infatti non è un qualcosa di univoco e universale, bensì di specifico e contestuale, azienda per azienda, se non prodotto per prodotto. è necessario capire quale sia il nostro content marketing, che contenuti veicolare e quali utilizzare per la nostra comunicazione aziendale.

 

Qual è il giusto contenuto per la mia azienda e prodotto?

Questa è la domanda fulcro che ogni azienda dovrebbe porsi perché, senza un’adeguata risposta, ogni altra riflessione attorno alla propria comunicazione è vuota e rappresenta un cattivo investimento del proprio tempo, per non parlare dei propri soldi.

Quante volte abbiamo sentito dire:

Oggi il video è il contenuto che ingaggia di più.

Grazie del consiglio, ma il video è un media, non un contenuto.

Oppure:

Per ottenere più visibilità ed engagement bisogna studiare bene l’ora di pubblicazione dei contenuti.

Grazie del consiglio, ma non mi hai ancora detto quali contenuti devo veicolare in quelle fasce della giornata.

 

Come decidere quale sia il giusto contenuto per la nostra azienda? Quale contenuto è il nostro king? Chi deve decidere il giusto contenuto?

L’azienda? Forse, se lo sapesse fare, starebbe risparmiando qualche Euro di consulenza. E se lo sa, come lo ha definito? Sulla base di un’analisi, dell’intuito o della volontà imprenditoriale?

Lo decide il professionista esterno? Ma se ad esempio è un professionista di web marketing, definirà i contenuti solo per il media web o anche per tutti gli altri media attraverso cui l’azienda comunica?

E ancora una volta… come li decide? Attraverso quale processo?

Se non è chiaro il contenuto da comunicare posso trovare un’idea geniale ma comunque sbagliata.

Se il contenuto è chiaro, frequente è il rischio che ci si innamori dell’idea giusta col contenuto sbagliato.

E quindi, di nuovo la domanda centrale… come si individua il contenuto giusto?

Attraverso un’accurata analisi marketing capace di mappare tre diversi soggetti:

  1. il cliente, le sue attese, i suoi bisogni, le sue priorità (la Domanda)
  2. l’azienda, con le sue peculiarità e capacità di rispondere alle esigenze dei clienti (l’Offerta)
  3. la concorrenza, anch’essa con le sue peculiarità e capacità di rispondere alle medesime esigenze dei clienti

Ed ecco la formula magica: il contenuto giusto è rappresentato da quella variabile nella quale l’azienda risulta più brava dei concorrenti nel rispondere a un’esigenza importante per il cliente.

Solo sviluppando le tre analisi (Domanda, Offerta, Concorrenza) e riuscendo poi a incrociarle tra loro è possibile individuare in modo rigoroso (scientifico) il giusto contenuto.

Da qui in poi il lavoro passa alla creatività, che dovrà restare fedele al contenuto per non snaturarlo.

Parola d’ordine: focalizzazione!

La creatività è come una massa d’acqua: di per sé inerte, se la facciamo convergere verso un punto, essa genera energia travolgente.

Ma deve essere il punto giusto!

Non seguite l’istinto e neppure il buon senso; trovate il contenuto giusto per la vostra azienda secondo un approccio scientifico e fatelo salire al trono della vostra comunicazione. Contattaci!

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Francesco Sordi
Lavoro per le aziende che vogliono elevare il livello del proprio marketing per raggiungere nuovi obiettivi con grande efficienza. Mi occupo di formazione, consulenza, training on the job e temporary management.