Digital PR: sempre importanti, talvolta fondamentali (parte 1)

Ci sono stati gli anni d’oro della SEO, di tutto ciò che è Social, di UGC e quant’altro. Con ogni probabilità il 2016 sarà ricordato come l’anno delle Digital PR.

Non che prima non se ne parlasse ovviamente, in particolare tra professionisti, ma diciamo che il tema non era ancora appieno un trend topic. E come ogni argomento di moda, anche le Digital PR rischiano di essere identificate come soluzione generalizzata, panacea di tutti i mali, salvezza e opportunità per ogni azienda. Così non è, e pertanto cerchiamo di mettere chiarezza, a partire dalla teoria economica moderna e da un premio Nobel.

Nel 2001, infatti, l’Accademia Reale Svedese delle Scienze conferisce il Premio Nobel per l’economia ad Akerlof, Spence e Stiglitz per il loro lavoro attorno al concetto di asimmetria informativa.

L’asimmetria informativa

Proviamo a spiegarlo in modo semplice: nel mercato esiste l’Offerta (insieme di coloro che offrono un prodotto/servizio) e la Domanda (insieme dei clienti potenziali e attuali di quel prodotto/servizio) L’assimmetria informativa è quella condizione per cui nel mercato uno dei due soggetti ha meno informazioni dell’altro riguardo al prodotto. La condizione più comune è ovviamente l’asimmetria informativa a carico della Domanda, per la quale il cliente non ha tutte le informazioni necessarie per procedere a un acquisto pienamente consapevole.

Questa situazione crea nel cliente uno stato emotivo chiamato “dissonanza pre-acquisto”; egli è incerto, insicuro su quale prodotto in commercio meglio risponda alle sue esigenze. Per uscire da questa situazione e poter quindi compiere una scelta, il cliente cerca delle “informazioni sostitutive”, ovvero informazioni capaci di suggerirgli la soluzione ottimale.

Esistono tre categorie di informazioni sostitutive:

  1. il prezzo: il cliente tende a pensare che esista un rapporto diretto tra prezzo e qualità e che quindi un prezzo maggiore sia indice di maggiore qualità;
  2. il brand: se il marchio è noto e riconosciuto, esso funge da garante circa le qualità del prodotto;
  3. il passaparola: il cliente si fida di ciò che altre persone (influenti) dicono.

Cosa sono le Digital PR?

Eccoci quindi giunti alle Digital PR, ovvero all’insieme delle attività digitali volte a influenzare l’opinione pubblica e ottenere consenso (goodwill).

La loro azione è tanto maggiore quanto più il cliente è attento all’opinione altrui perché necessita di informazioni sostitutive. Le Digital PR sono quindi fondamentali nei contesti ad alta asimmetria informativa a carico della Domanda.

Quanto il cliente fatica a comprendere le caratteristiche del prodotto o servizio? Perché il prodotto è complesso o magari perché il cliente non ha adeguate competenze per approcciarlo.

Se la risposta sarà “molto” allora avete già un pezzo di strada tracciato: nella vostra strategia riservate un ruolo importante alle Digital PR!

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Francesco Sordi
Lavoro per le aziende che vogliono elevare il livello del proprio marketing per raggiungere nuovi obiettivi con grande efficienza. Mi occupo di formazione, consulenza, training on the job e temporary management.