Un lobbying di successo: Ice Bucket Challenge

lobbying ice bucket challenge

Avete presente i grandi film americani, le lobby delle armi da fuoco, la corruzione di politici e giudici?

Ecco, lasciatele ai complottisti.

Il lobbying è l’attività di relazione con soggetti istituzionali e rappresentativi come ad esempio un governo, un ministero, un comune, un assessorato regionale o un’associazione di categoria.

Nulla di strano. In qualsiasi testo di organizzazione aziendale, da Michael Porter in giù, i soggetti istituzionali sono parte rilevante del settore di riferimento e pertanto interlocutori necessari.

Il lobbying si occupa quindi di sensibilizzare e influenzare questi stakeholder per portare vantaggio alla propria azienda o all’intera categoria.

Pensate che la legge sull’obbligo degli pneumatici invernali non abbia nulla a che vedere con azioni di lobbying da parte dell’industria della gomma? O che l’obbligo delle valvole termostatiche sia dovuto solo a una sensibilità del legislatore sulle tematiche ambientali?

Tipologie di lobbying

Esistono due tipi di lobbying:

  • lobbying diretto, in cui le aziende si rivolgono direttamente al soggetto pubblico;
  • lobbying indiretto, in cui le aziende o altri soggetti, non avendo l’opportunità o la forza di influenzare il soggetto pubblico, si costruiscono autorevolezza e visibilità attraverso il coinvolgimento della società civile.

Di questo secondo tipo di lobbying parliamo quando affrontiamo il caso Ice Bucket Challenge.

Il caso Ice Bucket Challenge

Era il 2014 e molte persone, note e meno note, pubblicavano i propri video mentre si rovesciavano un secchio d’acqua gelida in testa. Risultato: un fenomeno virale.

Ma questo non fu proprio l’unico risultato. Cominciamo però dalla genesi.

Ice Bucket Challenge nasce per sensibilizzare le persone sulla SLA (Sindrome Laterale Amiotrofica), malattia rara degenerativa che porta progressivamente alla paralisi completa.

L’acqua gelata in testa blocca per pochi istanti i neurotrasmettitori: chi lo fa prova, in una frazione temporale, quella paralisi che i malati sono costretti a subire senza possibilità di guarigione.

All’esperimento sociale era associata anche una campagna di raccolta fondi. Alla fine dello scorso mese di luglio sono stati divulgati i risultati, assolutamente esaltanti: 115 milioni di dollari raccolti in donazioni, che hanno finanziato una ricerca scientifica in grado di portare a una importante scoperta legata a un gene che contribuisce all’insorgere della malattia.

Ma, forse, questo non è l’unico né il più importante risultato dell’Ice Bucket Challenge.

Se chiedete alle famiglie dei malati di SLA quali siano le loro esigenze, di certo direbbero maggiori fondi per la ricerca, ma anche per l’assistenza sanitaria ed economica che costituisce un grave peso sulle loro spalle.

Questo è possibile se il Ministero della Salute facesse un’azione legislativa in merito. Ma come fare? In fondo, la SLA è una malattia per fortuna rara, mentre il Ministero tende ovviamente a concentrare maggiori attenzioni e risorse su problemi di largo interesse.

Per esempio si potrebbe far parlare della SLA non attraverso convegni medici o pubblicazioni, bensì in modo paradossalmente giocoso, capace di coinvolgere anche persone famose, gli stessi legislatori e l’intera collettività, che si propaghi in modo veloce sui social così come nei TG.

[ctt template=”5″ link=”s05Gu” via=”no” ]Se sei piccolo, per emergere, hai bisogno di creare massa critica e cassa di risonanza. Via @francescosordi[/ctt]

E no, ti prego, non pensare di fare un flash mob!

Il lobbying indiretto è una strategia potente che va pensata e organizzata con cura, stravolgendo il proprio normale modo di pensare.

Se poi è fatto per scopi sociali è ancora più interessante!

Vorresti sviluppare una strategia di lobbying per sensibilizzare e influenzare i tuoi stakeholder?
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Francesco Sordi
Lavoro per le aziende che vogliono elevare il livello del proprio marketing per raggiungere nuovi obiettivi con grande efficienza. Mi occupo di formazione, consulenza, training on the job e temporary management.