E tu, per cosa lavori davvero?

Qualche tempo fa ho pubblicato il post che trovate qui sotto.

statistiche articolo Sordi

Un pensiero nato da ciò che mi stava capitando in quei giorni e che mi faceva riflettere e sorridere. Mi ha molto stupito il successo che ha avuto. Ma ancora di più mi hanno sorpreso alcuni commenti che asserivano che fosse poco educativo per mio figlio il fatto che dicessi che lavoro per portare a casa i soldini. Dovrei educarlo che esistono altri valori e altre motivazioni nel lavoro.

Ora, non voglio scomodare Maslow con la sua piramide, ma sono sincero e sereno nel dire che se potessi, non lavorerei. Dedicherei più tempo alla mia famiglia, a me stesso, alle mie passioni e ai miei valori sociali. Ho faticato e fatico per potermi permettere un lavoro che garantisce una certa sicurezza economica alla famiglia e che al tempo stesso mi piace, mi gratifica, mi diverte.

Io lavoro per i soldi, e non me ne vergogno. E se un giorno dovessi raggiungere la mia libertà finanziaria, potrei scegliere di smettere di lavorare e, allo stesso modo, non me ne vergognerei.

Come consulente di marketing mi interessa portare alle aziende mie clienti il massimo profitto. Certo sono consapevole che il profitto non è tutto, come sono consapevole che molte famiglie contano sullo stipendio dei dipendenti che deriva da quel profitto però.

Sbaglio forse?

E voi, perché lavorate?

Author avatar
Francesco Sordi
Lavoro per le aziende che vogliono elevare il livello del proprio marketing per raggiungere nuovi obiettivi con grande efficienza. Mi occupo di formazione, consulenza, training on the job e temporary management.