Il mercato del lavoro è sempre più concorrenziale e in continuo cambiamento, lo sappiamo.
Dobbiamo farci largo in una giungla intricata.
Abbiamo due scelte di fronte noi: lamentarci o rimboccarci le maniche.
In questa seconda ipotesi qual è l’arma, lo strumento che abbiamo per procedere con successo verso i nostri obiettivi? Certamente la nostra competenza.
Ma qual è il modello di competenza oggi vincente, quello più apprezzato e richiesto dalle aziende?
È la competenza a forma di T o, per fare gli anglofoni che suona sempre come più intelligente, la “T Shaped competence”.
Per anni si è dibattuto se fosse più utile allargare le proprie competenze per riuscire a dominare più tematiche oppure se approfondirne solo alcune per diventare un vero specialista.
Oggi la risposta nasce dalla sintesi dei due approcci.
Il mercato cerca professionisti capaci di mettersi in dialogo e in relazione con tematiche che diventano sempre più numerose ed eterogenee, ma al tempo stesso capaci di portare una competenza specifica a terra con grande efficacia.
Qual è la tua competenza chiave? Dove sei ritenuto un vero specialista?
E hai le competenze per discutere su più livelli? Dall’analisi della marginalità al cashflow, dal costo per acquisizione di un lead alle politiche di fidelizzazione?
Le aziende non vogliono tuttologi ma neppure pedine iper specialistiche che non saprebbero come collocare nel loro ampio scacchiere.
Sanno che le sfide oggi si vincono con il gioco di squadra: se ognuno eccelle in qualcosa ed è capace di mettere a fattore comune questa sua competenza, allora la giungla fa un po’ meno paura.
Non cercare le aziende migliori per mettere a frutto la tua competenza: migliora la tua competenza dandole una nuova forma.
