2009-2019. Com’è cambiato il mondo? Il tuo mercato? Il tuo lavoro?

Qualche settimana fa è entrata in trend topic l’iniziativa #10yearschallenge.

Abbiamo avuto tutti la newsfeed di Facebook e Instagram monopolizzata dai collage di foto degli amici.

L’occasione è uscire dalla superficialità del caso per chiederci: com’è cambiato il mondo nel quale viviamo e lavoriamo in questi 10 anni?

Sono infatti passati poco più di 10 anni dalla mattina del 15 settembre 2008.

Ve la ricordate? Se no, dovreste…

Alle 01.45, ora di New York, Lehman Brothers, una delle principali banche d’affari statunitense, entrò in tutela fallimentare. Wall Street, alla sua apertura, segnò una perdita record di 504 punti, il maggiore ribasso dopo il 17 settembre 2001, giorno in cui ripresero gli scambi finanziari dopo l’attentato alle Torri Gemelle e al Pentagono.

La prima tessera del domino è crollata, con fragore. Da quel momento nulla è stato come prima, nulla sarà più come prima.

 

Ecco alcuni dati rispetto a questi ultimi 10 anni:

  1. tra il 2009 e il 2017 sono fallite, in Italia, 114.000 aziende, 35 aziende al giorno, sabato, domenica, Natale e Pasqua compresi (Fonte Impresa Lavoro)
  2. tra il 2012 e il 2016 più di 700 persone si sono tolte la vita per motivi economici connessi alla “crisi”, altre 500 ci hanno provato. Il 34,8% di casi riguarda persone fra i 45 e i 54 anni, il 24,9% fra i 55 e i 64 anni, il 20.9% fra i 35 e i 44 anni. La mia area geografica di nascita, il Nord-Est, detiene l’assai poco invidiabile primato con il 25,5% dei casi, contro il 23% del Sud, il 21,4% del Centro, il 19,2% del Nord-ovest e il 10,7% delle isole. La mia Regione, il Veneto svetta in questa triste classifica con il 17,3% rispetto al totale complessivo (dati dell’osservatorio “Suicidi per motivi economici” di Link Campus University)
  3. il 47% delle attuali professioni è classificata come ad alto rischio di estinzione
  4. il 16% delle attuali professioni è classificata a medio rischio di estinzione
  5. il rapporto tra “posti distrutti” e “posti creati” grazie alle nuove tecnologie è pari a 5, il che significa che un nuovo player nel mercato ne ammazza 5 con la sua innovazione. A questo aggiungiamo che, solitamente, il nuovo player ha un tasso di occupati assai inferiore ai player “distrutti”
  6. se confrontiamo le 500 più importanti aziende al mondo nel 1955 con quelle del 2015, ci accorgiamo che, a distanza di 60 anni, ritroviamo solo il 12% di esse.

 

Cambiamento personale vs cambiamento del contesto

In conclusione, quindi, riprendete in mano le vostre foto di oggi e di 10 anni fa e chiedetevi: io, la mia azienda, il mio modo di lavorare, siamo cambiati almeno la metà di quanto sono cambiati il mondo e il nostro mercato?

Chiudo con una nota di sorriso dopo i tanti dati riportati, che descrivono una realtà certamente complessa.

Del 2009 ho ritrovato una sola foto: in questi 10 anni ho imparato a mangiare con le posate 😉

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Francesco Sordi
Lavoro per le aziende che vogliono elevare il livello del proprio marketing per raggiungere nuovi obiettivi con grande efficienza. Mi occupo di formazione, consulenza, training on the job e temporary management.